La celiachia è una condizione autoimmunitaria che si manifesta con l’intolleranza permanente al glutine, una proteina presente in molti cereali come frumento, orzo e segale. Nonostante sia una patologia molto diffusa, con circa un individuo su 100 affetto in tutto il mondo, la diagnosi può essere complessa e i tempi per raggiungerla spesso lunghi. Questa situazione ha spinto alcune persone a cercare di diagnosticare la celiachia da sole, senza l’aiuto di un professionista sanitario. Questo approccio, noto anche come fai-da-te nella diagnosi della celiachia, può comportare diversi rischi.
Comprensione della malattia
Il primo punto da affrontare è la comprensione della malattia. La celiachia non è solo un’intolleranza alimentare, ma una vera e propria malattia autoimmunitaria. Quando una persona con celiachia ingerisce glutine, il suo sistema immunitario reagisce attaccando e danneggiando l’intestino tenue. Ciò può causare sintomi variabili tra cui diarrea, stanchezza, perdita di peso, gonfiore addominale e anemia.
Sintomatologia varia
Un altro elemento che rende difficile la diagnosi fai-da-te è la natura estremamente variabile dei sintomi della celiachia. Alcune persone possono avere sintomi gravi dopo aver ingerito piccole quantità di glutine, mentre altre possono non avere sintomi apparenti. Inoltre, i sintomi possono variare notevolmente tra adulti e bambini, e persino da individuo a individuo.
Rischi della diagnosi fai-da-te
Il rischio più grande della diagnosi fai-da-te è quello di autodiagnosticarsi erroneamente la celiachia. Questo può portare a una serie di problemi, tra cui lo stress psicologico di vivere con una malattia cronica e le complicazioni di una dieta senza glutine non necessaria. Inoltre, se una persona elimina il glutine dalla propria dieta prima di essere testata per la celiachia, può rendere difficile o impossibile ottenere una diagnosi accurata in seguito.
Un altro rischio è quello di non diagnosticare la celiachia quando questa è effettivamente presente. Alcune persone possono passare anni con sintomi non specifici o lievi, senza mai pensare alla possibilità di avere la celiachia. Questo ritardo nella diagnosi può portare a complicanze a lungo termine come l’osteoporosi, l’infertilità e persino alcuni tipi di cancro.
L’importanza del medico
La diagnosi della celiachia dovrebbe sempre essere fatta da un medico attraverso una combinazione di esami del sangue e biopsia intestinale. Solo un professionista della salute può interpretare correttamente i risultati dei test e fare una diagnosi accurata. Inoltre, il medico può offrire consigli su come gestire la malattia e monitorare eventuali complicazioni.
Cosa fare se si sospetta la celiachia
Se si sospetta di avere la celiachia, il primo passo dovrebbe essere parlare con il proprio medico. Questi può consigliare di iniziare un regime alimentare senza glutine solo dopo aver eseguito i test necessari per la diagnosi. Inoltre, è importante ricordare che l’adesione a una dieta senza glutine deve essere stretta e permanente, e che anche piccole quantità di glutine possono causare danni all’intestino.
In conclusione, la diagnosi fai-da-te della celiachia è un approccio rischioso che può portare a errori, stress inutili e ritardi nel trattamento. Se si sospetta di avere la celiachia, è importante consultare un medico per ottenere una diagnosi accurata e le informazioni necessarie per gestire la malattia. La celiachia è una condizione seria che richiede un’attenzione medica professionale e non dovrebbe essere affrontata leggermente o senza un adeguato supporto medico.